bootstrap template
Mobirise

Parola all'editore



La giornata della poesia e il Dantedì ci guidano verso una specifica lettura: la poesia.

Certo una lettura spesso relegata ai banchi di scuola, ma perché non provare?
Autori di grande spessore ci possono accompagnare in questa prova:
da Lorenzo Ciufo (“…. presente e passato: viaggi, treni, separazioni, sensazioni, campagna, amore, sensi, infanzia. E lo scandaglio del bianco, sovrano accanto a quello del buio.”) a Simone Lucciola, (“…tappe di viaggio, immagini di luoghi, incontri, presentano un momento storico particolare, di conflittualità per una nuova generazione, che dovremmo elaborare, da far passare da pensiero individuale a pensiero collettivo…”), da Rossella Tempesta (“…un universo di persone e di cose insieme semplice e gremito…”) a Pasquale Gionta (trentacinque poesie dal 1978 al 1992 che segnano “…passioni, ferite, illusioni, echi e visioni di viaggi…”), da Gabriella Pace (“… aria, acqua, vento, tramontana e pioggia, e poi il giardino, l’orto botanico e l’orto, il paradiso perduto dell’infanzia, in un viaggio che porta il poeta alla conquista del suo io poetico…”), a Cristiano Franceschi di cui dice Domenico Adriano “Eros e Medusa vanno a braccetto in questo libro. Non è precisamente la coppia cara al romanticismo di amore e morte: certo è però che qui di nuovo appare e passeggia, precipitata nel fragore contemporaneo di strade o stazioni ferroviarie, la belle dame sans merci, «l’amara furia della sua bellezza», e il mondo, seppure conserva ancora le sue forme seducenti – pietre, carte e carni –, è visto come da un non-luogo, con uno sguardo postumo.”
Per coloro che ci hanno seguito in questi anni, abbiamo appena pubblicato “tutte le poesie” di Rodolfo Di Biasio: dal tempo di inquietudini e scelte, negli anni delle lotte politiche e insieme della conquista della luna, di Caino 1970, alla necessità di trasmettere il senso del dubbio sul mistero che ci accompagna nella quotidianità di Le sorti tentate del 1977, dalla necessità “…di capire il ruolo della storia, del viaggio, e quindi del tempo nella vita di ciò che nasce e che muore…” de I ritorni, al tentativo di “…affrontare come non mai la divaricazione tra la necessità e l’impossibilità di dire. La parola impotente e assolutamente potente, debole e infrangibile…”, infine Mute voci mute ricapitolazione in un lavoro di intarsi e ricuciture di tutti quei versi “che le vicende di oggi rendevano drammaticamente urgente: la violenza di una umanità persa nella sua stessa storia.”
A giorni uscirà il nuovo libro di Barbara Carle “Touching What Remains, Toccare quello che resta” versione rivisitata ed ampliata del libro che ha avuto tanto successo “Tangible Remains”: “…un canto d’amore soprattutto per le cose. Fosse un ago o una sedia, un pettine o una palla, una scatola o una scopa, ogni “reliquia” infine noi la si vede come per la prima volta (fu così forse per l’uomo con la spiga e la ruota)…”, “…reliquie che esistono da centinaia o migliaia di anni e sono sopravvissute ai vari crolli delle civiltà…” . Poesie quelle di Barbara Carla in italiano ed in inglese, dove spesso il gioco tra le lingue fa si che alcune poesie siano scritte in inglese e poi tradotte in italiano ed altre scritte in italiano siano poi riscritte e non tradotte in inglese.

Leggiamo la poesia come speranza...

Prendi un sorriso
(Mahatma Gandhi)
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.



Parola all'Editore Archivio

  • Per conoscere è necessario leggere. La forma della scrittura è il mezzo con il quale questo processo si esaurisce, poiché la concretezza, la chiarezza, la semplicità, l’unicità e l’originalità del messaggio, lo rendono indelebile. Perché allora non segnare con le parole gli accadimenti? Il libro, proprio nel momento in cui sembra perdere il suo ruolo centrale di fronte alla massiccia avanzata di altri mezzi di informazione è chiamato a colmare i vuoti lasciati scoperti, è chiamato a scavarsi delle nicchie entro cui operare, è chiamato a riproporre la capacità di immaginare attraverso le parole. Obiettivo di Ghenomena è quello di individuare alcuni di questi vuoti e di proporre testi necessari del passato e di oggi. I lbri di Ghenomena, estremamente curati nella stampa, si caratterizzano per la loro bellezza e per la loro eleganza grafica: veri e propri manufatti esteticamente preziosi. 
  • I Quattro camminanti   
    È una storia questa anche di donne, di spose, di madri, lasciate sole a combattere di qui e di là dal mare. È una storia antica quando ancora il mare faceva paura, quando i figli partivano e non tornavano, ma è una storia di oggi dove i mariti, i figli partono e ritornano, ogni giorno. È la storia di chi resta, custode di famiglie altrimenti disperse, tra sacrifici e speranze, con quella forza nascosta, fatta di amore e solitudine, di saggezza, tenacia e passione, talvolta di disperazione: “…Sarebbe stato più giusto che fosse lei ad andarsene per prima… Lei si impossessò di nuovo di quel figlio che se ne era andato in un’alba remota, cercò di inventarsi la sua presenza e, quando era certa che nessuno potesse sentirla, cominciò a parlargli in una cantilena che le smuoveva le viscere e le dava la certezza di essere stata sua madre...”
  • The Caos Club
    Lukas Grifo non riesce a uscire dal conflitto esistenziale che nasce fra la sua rinnegata identità di manager dell’alta finanza e quella nuova di combattente di arti marziali. Era Lo Zingaro sarà The Manager. Senso di sconfitta? Disorientamento? L’autore ci lascia entrare nell’intimità dei pensieri e dei gesti di un uomo che arriveremo a conoscere e a stimare, attraverso descrizioni sorprendentemente profonde e realistiche di stati d’animo e sensazioni. Il suo amore per una donna, psichiatra coraggiosa e rivoluzionaria, lo porterà ad entrare in contatto con Salvo. Il ragazzo rivedrà la propria esistenza attraverso le cure della dottoressa e la guida di Lukas e delle sue imprese al The Caos Club. Proprio il The Caos Club, tra arti marziali e malavita, sarà il centro nevralgico della storia. Qui si intrecceranno le azioni del protagonista e degli altri personaggi, Victor Forma, Freddy Lima, Lorenzo Benvenuti. In questo luogo tutti subiranno una trasformazione che li renderà, definitivamente, liberi. Per Lukas e Freddy, partecipi di questo cambiamento saranno le loro donne, figure salvifiche, specchio della parte più vera e nascosta dei loro amanti. Così l’autore ci sorprende ad ogni pagina in un alternarsi di evoluzioni psicologiche dei personaggi e di descrizioni approfondite e accurate del mondo dell’alta finanza e delle arti marziali.  
  • Gli scrittori italiani e l'emigrazione
    Il nome Ghenomena sta ad indicare gli accadimenti, i fatti, e in questa ottica ho scelto per iniziare un tema antico ma quanto mai attuale: l’emigrazione, l’emigrazione anche come storia al femminile. Ognuno di noi ha letto e legge di emigrazione, ma il libro di De Nicola esce dall’usuale. Un libro nuovo perché riesce a creare con l’enorme numero di opere e autori citati, un percorso chiaro e logico nella scrittura dell’emigrazione a partire dal duecento per arrivare ai nostri giorni, a quei drammi che continuamente accadono. Cerchiamo nelle parole degli autori riportati analogie e spunti per riflettere su quanto ci circonda.
  • Il principe delle stelle
    Due bambini che non si sono mai incontrati e non si incontreranno, due uomini che sorvegliano e guidano la loro vita, due storie diverse eppure legate dallo stesso desiderio di speranza, un protagonista che non ha paura di mettere in gioco le proprie convinzioni, i propri sentimenti: è questa la gabbia in cui si dipana la storia che è al tempo stesso giudizio sulla crudeltà degli uomini ed esempio di sopravvivenza. Così, un dialogo serrato accompagna il lettore a conoscere, pagina dopo pagina, Paolo, Ascik-kerib, suo zio, Haas-Araf e Ismaeel, le loro storie, le loro paure. Con un linguaggio che si arricchisce di volta in volta di termini etnici, tecnici, militari, ci addentriamo in una strada, in una bottega artigiana, in una guerra. E rivivono per noi antiche tradizioni e storie purtroppo attuali. Senza vuoti o ripetizioni, ogni momento della narrazione, tra il dolore e la capacità di gioire di ogni piccola cosa, ci regala un nuovo motivo di riflessione.
  • Lunenbaum
    Lunenbaum è un mondo parallelo, molto simile al nostro ma: il caffè nasce già dolce, Marilyn Monroe è ancora viva, è un mondo di nebbie e i soli sono due. L’alba del primo sole porta la luce, l’altra i colori. Miguan, in crisi, decide di partire per cercare Marilyn Monroe accompagnato da Lana, personaggio fuori dell’ordinario. Lana ha un disturbo della memoria che le fa dimenticare al mattino gli eventi del giorno precedente. Per questo motivo scrive tutto ciò che le accade su un foglietto azzurro che tiene sempre con sé. Miguan viene coinvolto in una storia che si rivela essere ben più grande di lui. La verità gli si manifesta attraverso disvelamenti successivi, in cui ogni rivelazione rende falsa la rivelazione precedente e arricchisce di nuovi particolari la storia. In laboratorio è stato sintetizzato Mnemosine, virus estremamente aggressivo, in grado di indurre una malattia chiamata dimenticanza, che erode tutti i ricordi negativi di un essere umano. La verità continua a svelarsi e Miguan scopre che la dimenticanza ha contagiato l’intera Francia. Una volta a conoscenza della verità, Miguan diventa egli stesso un bersaglio ed è costretto alla fuga con Lana. Dopo vari colpi di scena, Miguan sceglie finalmente la sua strada anche nei confronti di Lana… ma il mondo si rivela non essere quello che sembra… Lunenbaum comincia a diventare un mondo quasi perfetto… ma… “Che non potrei vivere in un mondo in cui tu non ci sei”.
  • La Pennacchiosa
    Per quanto c’è dato sapere la fiaba La Pennacchiosa è qui pubblicata per la prima volta. Naturalmente, come spesso accade nelle novelle popolari, essa contiene elementi appartenenti anche ad altre storie: le tre sorelle, il sale, i vestiti di indicibile bellezza, la fanciulla cacciata dal padre, il principe malato d’amore, la fuga dal ballo… Uno o anche due di essi si trovano, diversamente articolati, in tanti racconti tradizionali o letterari, ma ci sembra che in La Pennacchiosa essi si combinino in modo particolarmente armonioso e con una mirabile accuratezza nella definizione dei passaggi narrativi. La lingua usata dalla narratrice non ha più le tonalità dialettali di chi l’ha narrata a lei negli anni venti del secolo scorso, ma ha mantenuto certo la cadenza lineare ed esplicativa tanto adatta ai bambini. Usiamo questro tempo per leggere ai figli le favole e crescere con loro.
Mobirise

I saggi

Mobirise

Per i più piccoli

Mobirise

La poesia

Mobirise

i romanzi

Mobirise

L'arte